PELLEGRINO ARTUSI.....

I LUOGHI

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La vita; 

I luoghi; 

I personaggi; 

La cultura (i testi letterari)

PRESENTAZIONE ALLA MOSTRA DI ERNESTO SOLARI: 

"ARTUSI..ALCHIMISTA DEI SAPORI ITALIANI" FORLIMPOPOLI  1998

 

TESTI E PRESENTAZIONI DI...
VINCENZO BUONASSISI,
VINCENZO GUARRACINO,
GIOVANNI GATTI….

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Il percorso propone una rivisitazione della cucina del Padre della

ARTUSI....NON UN CUOCO MA UN DILETTANTE ?

 Gastronomia Italiana attraverso l'individuazione  di 22 ricette, fra le più rappresentative del suo libro "LA SCIENZA IN CUCINA E L'ARTE DI MANGIAR BENE",  ognuna delle quali rispecchia un particolare carattere del gusto italiano.  (PDF: TAROCCHI)

Queste ricette sono state illustrate dall' autore e costituiranno una vera e propria sequenza di archetipi della cucina nazionale. Come tutti sanno fra l'archetipo e l'arcano non c'è molta strada da percorrere e quindi si potrà parlare dei ventidue arcani maggiori della cucina Italiana o Artusiana.

L'Artusi in molte delle sue ricette si è avvicinato ai suoi predecessori, a quei padri che è giusto qui menzionare  primo fra tutti Mastro Martino  da Como. In questa mostra Artusi, consolida tale fusione del panorama gastronomico nazionale  con l'abilità propria di un alchimista;.....Artusi, chiuso nel suo laboratorio, mesceva, impastava, univa ingredienti semplici per trasformarli in preziosi e gustosi cibi: la trasformazione della materia lo rende una sorta di alchimista-mago della cucina ... La mostra è un percorso artusiano nei luoghi che lo videro protagonista. ........Camminiamo insieme per Forlimpopoli, per Bertinoro, per Bologna, per Livorno e per Firenze alla ricerca di quei testimoni che ancora oggi lo rendono vivo e presente....i suoi piatti, le sue ricette e i grandi chef che lo hanno assunto come "Padre" o "Padrino" per le loro rielaborazioni. Potremo porci degli interrogativi che cercheranno di scavare e indagare ulteriormente sulla vita e sulle opere di questo personaggio, sui suoi contorni, sulle sue luci e sulle sue ombre.

Ma l' Artusi è o non è un cuoco d'oggi, è superato o può ancora insegnarci qualche cosa? Indagheremo lungo questo itinerario di lettura assieme al parere di esperti che certamente in questi anni hanno contribuito a rendere viva la sua presenza.

Non intendo qui effettuare una rilettura dell'Artusi in chiave gastronomica poichè non mi considero un esperto di gastronomia ma solamente un buongustaio e per giunta romagnolo: l'Artusi può essere letto da vari punti di vista anche perchè il suo testo non è solo un ricettario ma un trattato di economia, igiene e buon gusto (come egli scrive sulla copertina del libro) e anche, essendo egli un discreto letterato, una sorta di romanzo con una trama narrativa che sottende e unifica il susseguirsi delle ricette alle relazioni epistolari intercorse con cuochi, esperti, semplici massaie o amanti della cucina tant'è che per molti di loro costituì l'unica lettura della vita.  

Scriveva Giovanni Artusi (Presidente e fondatore dell'Accademia Artusiana):"Non ci deve intimidire o preoccupare eccessivamente l'opinione di coloro che, nella ricorrenza del centenario della pubblicazione de "LA SCIENZA IN CUCINA E L'ARTE DI MANGIAR BENE" hanno scoperto che P.Artusi non era un cuoco, non era un professionista, non era uno scienziato: hanno scoperto cioè, l'acqua calda."

.....Confermava lo stesso Pellegrino Artusi nel "Prefazio" del suo libro:"Vinto dalle insistenze di molti miei conoscenti e di signore, che mi onorano della loro amicizia, mi decisi finalmente a pubblicare il presente volume, la cui materia, già preparata da lungo tempo, serviva per solo mio uso e consumo. 

Ve l'offro dunque da semplice dilettante qual sono, sicuro di non ingannarvi, avendo provati e riprovati più volte questi piatti da me medesimo; se poi voi non vi riuscirete alla prima, non vi sgomentate; buona volontà ed insistenza vuol essere, e vi garantisco che giungerete a farli bene e potrete anche migliorarli, imperocchè io non presumo di aver toccato l'apice della perfezione".

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Il libro intende considerare il momento storico, culturale nel quale l'Artusi visse e che certamente riserva innumerevoli sorprese e curiosità. Un periodo che venne indagato in una mostra tenutasi in Romagna nel 91 anno in cui si celebrava il primo centenario della sua grande e preziosissima opera: la mostra titolata "i Luoghi dell'Artusi" era strutturata in cinque sezioni dedicate ai Luoghi dell'Artusi, alla storia, alle tradizioni, alla cultura dell'ottocento e alla gastronomia.Ora in questo libro si è raccolto parte di quei materiali con numerosi arricchimenti per rendere omaggio a questo grande protagonista, assai controverso e sempre sorprendente; un personaggio che la locandina della mostra poneva in mezzo ad altri due grandi protagonisti dell'ottocento, A.Manzoni e G.Garibaldi, artefici dell'unità d'Italia. Unità che l'Artusi volle celebrare fondendo i sapori regionali.

 

PRESENTAZIONE ALLA MOSTRA DI ERNESTO SOLARI: 

"I LUOGHI DELL'ARTUSI" BERTINORO 1992 

I TRE LUOGHI DELLA MOSTRA:PALAZZO COMUNALE, CA' DE' BE', CASTELLO

ALBUM FOTOGRAFICO

RASSEGNA STAMPA

La mostra proposta è composta di circa cinque sezioni tendenti a documentare i luoghi (Forlimpopoli, Bertinoro, Bologna, Firenze e Livorno) dell'Artusi, la storia e le tradizioni del suo tempo (Palazzo Comunale); la cultura letteraria, artistica e musicale ed i suoi studi umanistici in seminario (Rocca del Barbarossa);la gastronomia, teorizzata nel suo libro così prezioso, con riferimenti alla natura ed ai suoi prodotti stagionali (Cà de Bé).

Un panorama abbastanza vario e ampio del mondo artusiano visto e rivisitato da documenti, ricostruzioni ed opere. La rassegna vuole anche riproporre quegli interrogativi che da anni animano i dibattiti fra critici, storici e gastronomi e cioè se l'Artusi è riuscito realmente a perseguire un'Unità d'Italia gastronomica al pari di un Manzoni (per la letteratura), di un Verdi (per la musica), di Garibaldi (per la storia); inoltre vuole rivivere in modo curioso alcuni aspetti ancora poco approfonditi come il rapporto dell'Artusi col vino.  

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I LUOGHI DELL'ARTUSI....e le sue ricette in un libro

Il libro-catalogo della Mostra propone una rivisitazione della cucina del Padre della Gastronomia Italiana attraverso l'individuazione di 22 ricette, fra le più rappresentative del suo libro "LA SCIENZA IN CUCINA E L'ARTE DI MANGIAR BENE", ognuna delle quali rispecchia un particolare carattere del gusto italiano. Queste ricette sono state illustrate dall'autore e costituiscono una vera e propria sequenza d’archetipi della cucina nazionale. Come tutti sanno, fra l'archetipo e l'arcano non c'è molta strada da percorrere e quindi si potrà parlare dei ventidue arcani maggiori della cucina Italiana o Artusiana. L'Artusi in molte delle sue ricette si è avvicinato ai suoi predecessori, a quei padri che è giusto qui menzionare primo fra tutti Mastro Martino da Como.

Il libro vuole essere anche una guida ad un percorso artusiano nei luoghi che lo videro protagonista....
.Camminando insieme per Forlimpopoli, per Bertinoro, per Bologna, per Livorno e per Firenze alla ricerca di quei testimoni che ancora oggi lo rendono vivo e presente....i suoi piatti, le sue ricette e i grandi chef che lo hanno assunto come "Padre" o "Padrino" per le loro rielaborazioni.

Artusi frequentò l'Università a Bologna

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    certificato di Cresima a Bertinoro

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Qui l’ Artusi, consolida tale fusione del panorama gastronomico nazionale con l'abilità propria di un alchimista;.....Artusi, chiuso nel suo laboratorio, mesceva, impastava, univa ingredienti semplici per trasformarli in preziosi e gustosi cibi: la trasformazione della materia lo rende una sorta di alchimista-mago della cucina ...Il libro intende porre degli interrogativi con l'intento di scavare e indagare ulteriormente sulla vita e sulle opere di questo personaggio, sui suoi contorni, sulle sue luci e sulle sue ombre. L'Artusi è o non è un cuoco d'oggi, è superato o può ancora insegnarci qualche cosa? E' giusto quindi indagare lungo quest’itinerario di lettura assieme al parere d’esperti che certamente in questi anni hanno contribuito a rendere viva la sua presenza.

I LUOGHI DELL'ARTUSI

-..LA ROMAGNA: Forlimpopoli, Bertinoro e Bologna

Artusi dopo aver vissuto i primi anni dell'infanzia e della fanciullezza a Forlimpopoli inizia il suo lungo soggiorno didattico a Bertinoro dove frequenta, nel locale Seminario gli studi pre-universitari che probabilmente effettuò poi nella sede di via Zamboni a Bologna.

Come molti altri personaggi illustri del suo tempo (cito per tutti Vincenzo Monti che studiò presso il seminario di faenza) anche Pellegrino si forma culturalmente e didatticamente presso il Seminario di Bertinoro. La mostra propone numerosi cimeli relativi ai ferrei regolamenti adottati in questa scuola e alcuni prospetti concernenti i programmi pluriennali delle varie discipline. E' comunque doveroso notare che tutta la città di Bertinoro (così come la dotta Bologna) è stata da sempre legata alla storia ed alla grande cultura d'occidente e d'oriente. Riferimenti e personaggi li troviamo legati alla Divina Commedia di Dante o alla grande letteratura Ebraica di cui il suo più grande esponente ebbe proprio a Bertinoro i natali. Una tradizione culturale che dal 600 all'800 venne vitalizzata dall'accademia dei Benigni, un sodalizio letterario che purtroppo scomparve con gli sconvolgimenti dell'ottocento

              

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La Piazza di Forlimpopoli dove era situata la casa natale di Artusi.

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ARTUSI LETTERATO

 ....LE LETTERE

APPROFONDIMENTO

.... LETTERA DI ARTUSI DEL 1861 TROVATA A FORLIMPOPOLI 

Attraverso le sue lettere è possibile conoscere alcune delle sue tappe 

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